Anche dopo un anno così incerto, sconvolgente come questo, si sta avvicinando Natale a passi da gigante. Magari un po’ per consolarsi o magari per ritrovare un’impressione di “normalità”, molti stanno tornando a consumare … Ho l’impressione che si cerca di consumare meglio, consapevoli delle esternalità che si nascondono dietro un prezzo basso e dell’importanza di essere più resilienti, più forti localmente …
Ma se la vedessimo ancora diversamente e si trattasse invece di consumare meno, tornando ad altri tipi di esigenze, più profonde?
Oggi incontro Maurizio Pallante. Ha fondato nel 2007 il Movimento per la Decrescita Felice.
“ De-crescita”… Cosa vi fa venire in mente questo termine?
Per me, oltre ad essere uno slogan provocatorio, è anche un concetto contro intuitivo che merita la riflessione… E se fosse un invito a de-credere, de-costruire per dare vita a dei nuovi concetti, cambiare gli immaginari? Un invito ad uscire dalla ruota del criceto della consumazione?
Per approfondire:
Il libro “La decrescita felice” scritto da Maurizio nel 2005 e gli altri qua
Il TEDx di Maurizio: “Solo una decrescita felice ci può salvare”
RO.GO.PA.G. in versione integrale con “la Ricotta” di Pier Paolo Pasolini (terzo racconto a 52:13)
Un bel articolo sull’economia del dono
L'associazione politica e culturale "Sostenibilità, Equità, Solidarietà"
Il libro "La convivialità" di Ivan Illich
Il libro "Parole di terra" di Pierre Rabhi