Come ho conosciuto San Martino MCF e me ne sono innamorata
Abitando da anni in condomini cittadini dove le persone a stento si conoscono e si salutano, dove nonostante la vicinanza delle porte del pianerottolo nessuno sa cosa succede accanto, mi sono sempre chiesta se un abitare diverso fosse possibile.
In particolare, la parola mutualismo mi ha sempre risuonato forte.
In biologia, il mutualismo è quella particolare relazione tra specie diverse che traggono reciprocamente benefici e vantaggi da una convivenza. Convivenza che rispetta le singole diversità e peculiarità, ma nello stesso tempo favorisce il supporto naturale e vicendevole.
Ho sempre pensato che il mettersi insieme sia una ricchezza che porta utilità e profitto a tutti, in termini di sostegno reciproco e di crescita, sia personale che collettiva.
Così, semplicemente per diletto, ormai da diverso tempo a questa parte, ho iniziato a fare delle ricerche, per scoprire l’esistenza o meno di modalità abitative alternative.
Avevo intenzione di capire se coltivare stili di vita “non tradizionali” fosse possibile, se qualcuno ci avesse già provato e quale fosse l’esperienza in merito. Mi interessava anche capire come coniugare diverse esigenze che sentivo pressanti dentro di me: lo stare e il fare insieme, la condivisione di mezzi e di risorse, fino ad arrivare all’autosufficienza.
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Seguendo questo filo, ho scoperto l’esistenza di diverse realtà, molto interessanti.
Mi sono imbattuta nelle esperienze di diversi ecovillaggi sparsi soprattutto in alcune regioni del centro e del nord Italia, di cohousing e comunità varie.
A Giugno del 2021 ho frequentato un corso tenuto dalla Scuola del Capitale Sociale, una scuola innovativa e pratica, nata dall’intento di offrire strumenti partecipativi atti ad innescare e accompagnare il cambiamento verso la sostenibilità e l’equità.
Il titolo e il sottotitolo del corso sembravano diretti appositamente a me e alle mie domande in merito.
Infatti, il tema era: ABITARE INSIEME. Visioni, esperienze e pratiche condivise per imparare a vivere con altre persone, dal buon vicinato alla comunità solidale, dal condominio sociale agli ecovillaggi.
Il corso partiva da alcune osservazioni e si poneva seguenti domande:
“La scelta di adottare uno stile di vita comunitario ispirato a valori comuni può essere un’alternativa valida rispetto alla routine della vita quotidiana.
Ma quali sono i diversi modelli di co-abitazione affermatisi in questi anni, e cosa significa, in concreto, condividere la propria abitazione con altre persone?
Quali sono i rischi e i benefici di questo tipo di scelta? Come prepararsi per rendere il vivere assieme un’esperienza davvero arricchente e fruttuosa?”
Insomma, un corso perfetto che mi sembrava perfetto per soddisfare le mie curiosità e mettere in ordine le ricerche che fino ad allora avevo condotto.
ll percorso è stato animato e gestito da Ugo e Mirjam Biggeri, i fondatori della Comunità Aia Santa, insieme ad altri volontari. Aia Santa sorge nel Comune di Vicchio (FI) ed è una Comunità molto particolare con un casolare ristrutturato di sana pianta, diverse case per gli ospiti e 16 ettari di terra.
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Oltre all’esperienza della Comunità di Vicchio, quell’occasione è stata propizia per ascoltare altre testimonianze di realtà diverse, ma con principi simili.
Ed è stata in quella circostanza che sono venuta a conoscenza di San Martino MCF formata dalla Comunità Famiglie “In Cammino” e dall’Associazione Amici di San Martino a Montughi di Firenze.
Ho conosciuto così Giovanni Daffra e Giovanna Petrini, due coniugi che hanno raccontato della loro esperienza di comunità insieme ai coniugi Mario Biggeri e Elena Simonetti.
Il fatto che fossero di Firenze, la città dove abito, ha suscitato in me parecchio interesse. Avevo cercato per tanto tempo fuori per poi arrivare a capire che esisteva una Comunità del genere a Firenze!
Due famiglie di Firenze hanno sentito forte l’esigenza di vivere insieme, condividendo spazi, cose e idee. Così hanno dato vita alla Comunità di Famiglie “IN CAMMNO” con l’intento di aprirsi alla convivenza di ulteriori famiglie.
Le loro radici affondano in quelle di MCF Nazionale – Mondo Comunità e Famiglia – il cui vivere insieme è basato su tre pilastri fondamentali:
Apertura
Accoglienza e
Condivisione
Pilastri supportati da altre parole altrettanto importanti e costruttive come:
Familiarità
Vicinanza Solidale
Cassa Comune
Sovranità del Singolo Nucleo Familiare
Reciprocità
Solidarietà
Fiducia
Responsabilità
Il loro progetto si è potuto realizzare grazie al comodato stipulato tra la Parrocchia dell’Immacolata e San Martino a Montughi con l’Associazione Comunità e Famiglia Toscana per far rivivere la canonica. In particolare, la diocesi e il vescovo Cardinal Betori, Don Massimiliano e Don Maurizio hanno creduto e sostenuto questo progetto, che permette di generare un processo virtuoso, una bella relazione che dialoga continuamente con la comunità parrocchiale e il territorio.
Così si è potuta costituire la Comunità "Famiglie In Cammino" anche successivamente la nascita dell’Associazione Amici di San Martino a Montughi.
Da allora San Martino è divenuto un luogo per l’Accoglienza e l’Ospitalità.
Gestisce inoltre spazi comuni aperti a chiunque abbia intenti e valori analoghi e promuove eventi formativi, sociali e culturali, così come attività espressive, artistiche e musicali.
Dalla collina dove è collocata la canonica, la vista è mozzafiato, permettendo all’occhio di estendersi su tutta Firenze. Diversi ettari di verde, danno la possibilità anche di avere degli ulivi e qualche pianta.
In questi anni, grazie alla raccolta di fondi e al fare collaborativo promosso negli eventi organizzati ogni mese, passo dopo passo, la canonica è stata ristrutturata, favorendo la realizzazione di vari ambienti ad uso comune e 3 camere.
Nell’arco di questi anni sono state accolte diverse persone, alcune solo per pochi mesi altre per periodi più estesi. Una sosta, più o meno lunga per dare fiato ad un cammino difficile e permettere di imboccare nuove vie con energia e vitalità rinnovate.
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Dopo la conclusione dell’illuminante corso di Vicchio, ho iniziato a frequentare la Comunità di San Martino, avendo scoperto di averla praticamente dietro casa.
Tante erano le motivazioni che mi hanno portato ad avvicinarmi a loro e più mi avvicinavo più quelle motivazioni trovavano espressione, diventavano condivisione, diventavano cura, diventavano casa.
Tengo a specificare che casa per me non è solo un luogo fisico.
Casa è una sensazione. Quella sensazione di sentirsi al sicuro, protetti, supportati, poter piangere liberamente, poter ridere spassionatamente, poter sentirsi sé stessi fino in fondo, senza giudizio e senza aspettative.
Ora è da più di un anno e mezzo che frequento San Martino e quell’innamoramento a prima vista è diventato per me un amore sempre più traboccante.
In primis, ho trovato la concretizzazione di quella parola da me tanto amata: mutualismo.
Ho sempre pensato che ogni persona, indipendentemente dalla provenienza, dall’etnia, dalla cultura, dall’età e dalle più o meno marcate abilità sia un essere unico e speciale, che però ha bisogno di tante cose, persone e luoghi adatti per crescere e per evolversi.
La condivisione delle visioni e dei talenti aiuta nella costruzione di un sistema, dove ogni bisogno può essere soddisfatto. Ognuno può dare e ricevere allo stesso tempo, insegnare ed apprendere, in un quadro di reciprocità e di complementarità.
E’ la fusione del talento umano con il potere della sinergia del gruppo ad aprire le porte alla vera prosperità. Il talento è quella attitudine innata in ogni individuo di saper coltivare le proprie capacità. Messo al servizio e in uno spirito collaborativo genera perennemente ricchezza e abbondanza.
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Ho iniziato a frequentare San Martino, partecipando ai diversi eventi che organizzano suppergiù una volta a mese. L’intento degli eventi è quello di imparare, facendo insieme.
E così, solo per fare un esempio, ho imparato dal corso di bricolage a sistemare vecchie porte e ad imbiancare. Io ne ho guadagnato nell’apprendimento di arti manuali e loro hanno beneficiato di un’intera porta da me verniciata.
Ho partecipato a diversi incontri esplicativi sui valori e sui principi di MCF, su come le varie comunità sono diversamente organizzate pur essendo sotto uno stesso cappello in generale e quali obbiettivi portano avanti oltre all’abitare condiviso.
Ho imparato cosa vuol dire vivere in gruppo, le regole che possono essere messe in campo, affinché le difficoltà che si incontrano nel quotidiano - dovute alla convivenza da un lato e dall’altro alle problematiche che la vita in genere ti porta ad affrontare – possano essere risolte e possano diventare momento di riflessione e di sviluppo per i singoli come per l’intera compagnia.
A mia volta ho trovato uno spazio dove poter fare eventi.
Infatti, con alcune amiche nel settore olistico, abbiamo organizzato nella primavera scorsa (clicca qui per saperne di più) un evento dedicato al benessere, con lezioni di bioenergetica, naturopatia e meditazione.
Dall’autunno dell’anno scorso, poi, ogni mese ho iniziato a frequentare il Gruppo di Condivisione.
E’ un’iniziativa molto bella e importante, dove un gruppo di persone vivono il sostegno reciproco incontrandosi mensilmente, attraverso un metodo, quello della condivisione appunto, basato sul racconto del proprio vissuto e sull’ascolto libero dal giudizio in un clima di fiducia e solidarietà (clicca qui per saperne di più).
Dalla Comunità di Famiglie, formata da due nuclei familiari in particolare, i Daffra e i Biggeri, mi sono sentita accolta e supportata, anche in momenti per me molto difficili da affrontare.
Mi hanno dato una mano senza pensarci due volte. Con gioia, con affetto.
Gesti che non dimenticherò mai, che mi riempiono di gratitudine.
A mia volta, ho avuto l’occasione di metter a disposizione la mia professionalità per aiutare una famiglia ospite a San Martino.
È una famiglia ucraina fuggita da una insensata guerra (ogni guerra, dato che porta distruzione e morte, per sua natura lo è!)
Un babbo, una mamma e un figlio scappati da una città bombardata e massacrata, venuti in Italia per trovare un po' di pace.
Li sto aiutando nel districarsi tra una burocrazia complicata, una lingua diversa e un’integrazione in un ambiente che, per quanto ospitale, non è frutto di loro scelte volute.
Il supporto che do a loro non è pari alla ricchezza che ricevo io quotidianamente nel confrontarmi con la meraviglia della diversità di ogni singola persona.
E’ sempre un po' mettersi in gioco e in discussione per imparare a trovare modi differenti per un relazionarsi armonico e produttivo. Perchè se mettersi insieme è una necessità, imparare a farlo è una lezione di crescita e di evoluzione!
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Se volete sapere un po' di più della realtà di San Martino a Montughi potete scrivermi
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Questi sono invece tutti i loro riferimenti per avere più informazioni o contattarli direttamente
San Martino MCF
Comunità di FAMIGLIE IN CAMMINO
Amici di San Martino a Montughi (FI)
Via di Montughi 1, 50139 Firenze
Cell. 344 1789613
https://sanmartinomcf.altervista.org/
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Mondo Comunità e Famiglia
https://comunitaefamiglia.org/chisiamo/associazione/
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“Sapere che, da qualche parte, c’è qualcuno che ti sta pensando, che ha per te un angolino nel cuore, caldo, al riparo da tutto, è come una morbidissima coperta che ti avvolge e ti protegge dal freddo” (Agnese Ledig)
L'Articolo è stato scritto da
ROSARIA FABRIZIO
Ideatrice e amministratrice di SinergieOlistiche.com
Organizzatrice e coordinatrice di attività, progetti, eventi e corsi
Online e in presenza
Insegnante di Meditazione e di Armonizzazione Energetica