61 anni fa, il 27 febbraio 1960, veniva a mancare improvvisamente un grande imprenditore, illuminato e visionario, Adriano Olivetti.
Un imprenditore che aveva donato la sua vita all'evoluzione e al miglioramento continuo, facendone un impegno a manifestare una causa più grande di sé.
Una persona che trasformava gli ostacoli in opportunità.
Sapeva di raccogliere sfide impossibili, sicuro di farcela. Senza mai abdicare all’integrità e alla coerenza, ai suoi principi e valori superiori.
Si sentiva un ambasciatore di bellezza e manifestava bellezza in qualsiasi sua azione e progetto.
Un uomo che con tutto sé stesso amava il tempo a venire e diceva spesso: "In me non c’è che futuro!"
Le sue fabbriche erano una manifestazione di bellezza e armonia con strutture al servizio dei dipendenti, che mai nessuno avrebbe sognato prima:
asili nido, biblioteche e teatri.
asili nido, biblioteche e teatri.
Ha promosso la creazione degli istituti professionali in Italia facendo il primo tentativo di collegamento tra formazione tecnica e lavoro.
Si è circondato delle migliori menti per innovare l’Industria, l’architettura, l’economia e l’educazione.
Ha fondato il movimento Comunità, perché aveva un’utopia da realizzare concretamente.
Lui vedeva il mondo come un grande luogo dove scambiarsi doni reciprocamente.
Lui vedeva il mondo come un grande luogo dove scambiarsi doni reciprocamente.
Come le ultimi indagini storiografiche hanno dimostrato, ha pagato con la vita il voler mostrare al mondo che anche in Italia si poteva fare innovazione.
Olivetti infatti, credeva fermamente che era possibile arrivare a realizzare un'Economia del Cuore che sapesse mettere al centro l'uomo e i suoi bisogni,
che lo potesse nutrire a tutti i livelli, a partire dal piano fisico, per passare a quello culturale, fino a toccare le sfere spirituali.
Olivetti infatti, credeva fermamente che era possibile arrivare a realizzare un'Economia del Cuore che sapesse mettere al centro l'uomo e i suoi bisogni,
che lo potesse nutrire a tutti i livelli, a partire dal piano fisico, per passare a quello culturale, fino a toccare le sfere spirituali.
Grazie Adriano Olivetti per lo sforzo che hai fatto, quello di essere il cambiamento che volevi vedere nel mondo, che
ai tuoi occhi era un mondo pieno di Bellezza, Bontà e Verità.
ai tuoi occhi era un mondo pieno di Bellezza, Bontà e Verità.
Teniamo i semi della tua opera nel Cuore, affinché possiamo continuare sul sentiero da te iniziato.